Il 25 luglio scorso nel parco fiorentino dell'Anconella c'erano quasi 300 persone alla “Pastasciutta antifascista”, una delle tante organizzate dalle sezioni dell'Anpi in ricordo della prima iniziativa del genere organizzata nel 1943, anno durissimo di guerra ma anche di tenace resistenza al nazifascismo.
Una volta arrivati nell'area verde lungo l'Arno, ancor prima di sedersi a tavola e incontrare compagne e compagni con cui passare una bella serata estiva, c'era la fila ai banchetti di raccolta firme per il referendum abrogativo della cosiddetta “autonomia differenziata”.
Una corsa contro il tempo, per raggiungere il numero di sottoscrizioni necessarie per arrivare a un referendum abrogativo. Ma c'è fin d'ora da scommettere che entro il 30 settembre prossimo il traguardo sarà superato in bellezza.
Per giunta è finalmente operativa la piattaforma pubblica di raccolta firme per referendum abrogativi e proposte di legge di iniziativa popolare. Così invitare a svolgere una funzione legislativa non è più solo una questione di capacità organizzative assai impegnative.
Adesso basta aprire il link: https://pnri.firmereferendum.giustizia.it/referendum/open/dettaglio-open/500020, oppure entrare passando dal sito del Comitato referendario (https://referendumautonomiadifferenziata.com/), e poi cliccare su "firma" entrando con lo SPID, la CIE o la CNS, per poter sottoscrivere la richiesta di referendum.
Una volta entrati, è sufficiente scorrere l’elenco delle iniziative e cliccare su “Contro l’autonomia differenziata. Una firma per l’Italia unita, libera, giusta” (il numero dell’iniziativa è 500020). A quel punto occorre cliccare su “sostieni iniziativa”, cliccare ancora su “continua” e nuovamente su “sostieni iniziativa”. In questo modo sarà ancora più facile raggiungere le 500mila firme necessarie per far svolgere un referendum contro la “secessione dei ricchi”, così come è stata ben definita l'autonomia differenziata.