Le meritate ferie agostane forse mai come quest’anno sono tutt’altro che serene e disimpegnate. Continuano, e anzi minacciano escalation senza fine, le guerre alle porte della nostra infelice Unione europea. Infelice, se possiamo lamentarci per noi stessi, per l’esito delle sue scelte, a partire dalla riconferma di Ursula Von Der Leyen alla presidenza della Commissione.
Il fatto stesso che non ci fosse in campo nessuna reale alternativa politico-programmatica sancisce inesorabilmente il declino morale e politico del vecchio continente, incapace di svincolarsi dalla sudditanza alle politiche Usa (che succederà se malauguratamente negli States vincesse Trump?), imbrigliato nelle sue scelte di austerità, sempre più fortezza mortifera verso i migranti, di cui peraltro avrebbe estremo bisogno per contrastare l’inesorabile declino demografico.
Riarmo, sostegno armato “fino alla vittoria” dell’Ucraina, indifferenza verso il genocidio perpetrato da Israele a Gaza e all’allargamento (solo regionale?) delle sue guerre (Libano, Yemen...; Iran?).
Guerre e energie fossili continuano ad imperversare (altro che false promesse di “green deal”), aumentando le sempre più evidenti - anche da noi - conseguenze climatiche, con i disastri umani e ambientali provocati allo stesso tempo dalle ondate di calore e dalla siccità, insieme alle precipitazioni ormai tropicali e alle alluvioni e inondazioni sempre più frequenti.
Ma “non solo estate” vale anche per le “piccole” cose italiane. La giusta soddisfazione per la consegna di quattro milioni di firme sui referendum sociali e del lavoro della Cgil, apre la strada - al mare, in montagna, nelle città d’arte - per i banchetti di raccolta firme per il referendum abrogativo della sfascista autonomia differenziata, da consegnare entro il 30 settembre. Strumento per bloccare anche il neofascista premierato e riaffermare valori e sostanza della nostra Costituzione, naturalmente a patto di riuscire a riportare alle urne, la prossima primavera, almeno 25 milioni di cittadine e cittadini, superando la sfiducia e l’astensionismo di molta parte del nostro popolo.
‘Si parva licet’, per quanto riguarda il nostro periodico con “Non solo estate” proviamo, per la prima volta in ormai dieci anni di pubblicazione, a fare di questo numero, ultimo prima della pausa agostana, una lettura anche “estiva”. Con qualche suggestione, se possibile, per un’estate “intelligente” se non “alternativa”...
Alle vacanze, al lavoro e alla lotta!