Un altro partigiano empolese ci ha lasciato. Dario Del Sordo, nome di battaglia “Fischio”, se ne è andato sabato 19 ottobre, all’età di 90 anni. Lunedì 21 ottobre pomeriggio, assieme ai familiari, all’Anpi di Empoli, alle istituzioni e a tutta la comunità antifascista empolese, lo abbiamo accompagnato per il suo ultimo viaggio, al cimitero di Fontanella.
Bastava guardarsi intorno per percepire l’affetto e il cordoglio delle numerose persone giunte per dargli l’ultimo saluto, per rendergli omaggio per tutto l’impegno che questo “gigante” empolese ha sempre messo, in ogni cosa abbia fatto. Ad appena quindici anni, dopo aver mentito sull’età anagrafica, Dario Del Sordo si unì ad altri 530 volontari che il 13 febbraio 1945 partirono da piazza del Popolo a Empoli per andare a combattere sulla linea gotica, dando il proprio contributo per abbattere il regime nazifascista.
Avendo sempre a cuore e a riferimento la nostra Costituzione, continuò a servire la Repubblica Italiana, arruolandosi nella Guardia di finanza, fino ad ottenere, dopo anni di onorato servizio, il riconoscimento di “Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana” da parte del Presidente, Francesco Cossiga.
Ad Empoli Dario era conosciuto soprattutto per la sua passione per lo sport e in particolare per l’atletica. Fu presidente della Toscana Atletica Empoli fino al 2004, esperienza che lo ha portato a vincere la “Stella d’oro al merito sportivo” del Comitato olimpico nazionale italiano. Ma il suo impegno nella lotta antifascista non si esaurì con la fine della guerra, proseguendo come presidente dell’Anpi di Empoli, sempre presente ad ogni commemorazione istituzionale e sempre in prima fila per tramandare i valori della Resistenza. Il suo messaggio era rivolto principalmente alle nuove generazioni, alle quali ripeteva sempre, in maniera quasi ossessiva: “Studiate ragazzi, mi raccomando studiate!”.
Dario Del Sordo vogliamo ricordarlo in quella splendida mattina del 17 gennaio 2018, quando la città di Empoli venne insignita, dal ministro dell’Interno, con la Medaglia d’oro al merito civile per l’impegno svolto durante la Resistenza. Il partigiano “Fischio” parlò dal palco e, con l’energia e la lucidità di un ventenne, raccontò la propria esperienza ai giovani e meno giovani presenti in sala: “Essere partigiano mi ha fatto diventare uomo, perché ero un ragazzo di 15 anni quando sono partito. È un orgoglio scoprire che la nostra città ha ottenuto questa medaglia”.
Per noi lavoratori e cittadini empolesi questo 2019 è stato veramente triste: oltre a Dario del Sordo, ci hanno lasciato anche altri due partigiani, Gianfranco Carboncini ed Ugo Morchi, due colonne portanti per tutta la comunità antifascista empolese, che non ci stancheremo mai di ricordare. Tutti e tre uomini di altri tempi: generosi, rispettosi e gentili nell’animo, ma fermi e decisi nell’azione, rivolta sempre verso la libertà e la giustizia sociale.
Caro Dario, possiamo solo dirti grazie. Custodiremo il tuo esempio come fosse il bene più prezioso. Già da tempo abbiamo raccolto il tuo testimone, e faremo di tutto per essere all’altezza delle nobili gesta che hanno caratterizzato tutta la tua vita. Che la terra ti sia lieve, compagno. Ora e sempre Resistenza!