I democristiani hanno vinto le elezioni in Assia e in Baviera e possono continuare la loro coalizione di governo. Il vero vincitore però è l'estrema destra. In Assia la Afd è adesso il secondo partito con più del 18%. In Baviera Afd e “Freie Wähler” (elettori liberi) insieme detengono il 31%. La Afd è chiaramente un partito estremista di destra, ed anche “Freie Wähler” è un partito molto di destra.
I partiti del cosiddetto governo semaforo, cioè Spd, Verdi e Liberali, hanno subito una grave sconfitta. In Baviera la Spd è scesa al minimo storico di appena l’8% e in Assia è solo il terzo partito. La sua “Spitzenkandidat” era l’attuale ministra dell’Interno che ha fallito miseramente. I Liberali non sono più nel parlamento bavarese e in Assia sono riusciti a malapena a farcela. Anche i Verdi hanno subito una sconfitta significativa. Per la sinistra (Die Linke) il risultato è un disastro. Non è più rappresentata nel parlamento regionale dell’Assia, nel quale è sempre stata presente, ed è ormai insignificante in Baviera.
I risultati elettorali sia in Assia che in Baviera rappresentano una chiara svolta a destra. Hanno un’importanza che va ben oltre le regioni. Sono espressione di una grande insoddisfazione nei confronti del governo nazionale. L’analisi dei flussi elettorali mostra che gli elettori si sono spostati in massa dai partititi del governo “semaforo” alla destra ed estrema destra.
Ci sono tanti problemi e sfide a cui il governo non sa rispondere adeguatamente. Anche se l’inflazione è scesa, rimane il problema del costo della vita. Questo riguarda in particolare l’energia ma anche i prezzi dei prodotti alimentari. Nelle grandi città la questione abitativa è un grosso problema. Gli affitti degli appartamenti stanno esplodendo. A Monaco o a Berlino, per esempio, è molto difficile trovare una casa o un appartamento.
Per quanto riguarda il potere d’acquisto, è interessante notare che i sindacati sono riusciti a compensare almeno in parte l’inflazione. Quest’anno c’è stata in Germania una ripresa delle lotte sindacali, con risultati notevoli in termini di contratti collettivi, di cui hanno beneficiato in particolare i lavoratori con bassi salari.
Anche per quanto riguarda la transizione ecologica c’è grande insoddisfazione. Un esempio è la legge sulla ristrutturazione ecologica degli impianti di riscaldamento, che ha suscitato grande rabbia. La gente sta temendo di non essere in grado di pagare questa ristrutturazione. In generale la transizione ecologica rappresenta una grande sfida, non c’è dubbio che sia necessaria. È molto chiaro che il nostro modo di produrre e di consumare è messo in discussione. Una produzione basata su energie fossili non ha futuro.
La Germania è un paese molto industrializzato, dove l’industria automobilistica è particolarmente importante. Il settore sta affrontando grandi cambiamenti, che fanno anche paura. Una parte significativa della popolazione si sente insicura e ha paura del futuro. La Afd sfrutta questa situazione negando la necessità di un cambiamento radicale, e promettendo soluzioni semplici che però non risolvono nulla.
In più c’è la questione dell’immigrazione. È un argomento cruciale per l’estrema destra, che vuole ridurre drasticamente il numero di rifugiati e migranti accusandoli di essere in gran parte criminali. Per l’estrema destra i migranti sono i capri espiatori. Il numero dei migranti e rifugiati è abbastanza elevato e rappresenta un problema per il quale il governo non ha una soluzione convincente. Ci vuole un’altra politica, più umana e più inclusiva.
La sinistra è impegnata in una politica di trasformazione sociale ed ecologica, combinando le esigenze ecologiche e sociali, una giusta transizione, come chiedono i sindacati. Ma non è capace di farsi sentire. È una questione di credibilità. Invece di concentrarsi su questioni politiche essenziali come la transizione sociale-ecologica o la pace, la sinistra è impegnata in un confronto tutto interno a se stessa. E quando la sinistra non sa esprimere i problemi della gente politicamente, la protesta va alla destra.