Gigi Servo è stato un dirigente della Cgil di Napoli e della Campania. Un compagno impegnato nelle lotte per il lavoro, a fianco degli Lsu e dirigente della sinistra sindacale in Cgil, fin dalla sua nascita. Io l’ho incontrato nella Camera del Lavoro di Pomigliano D’Arco, negli anni delle lotte operaie e nella difesa della legalità, in un territorio infestato da camorra e malavita generica.
Lui era già un dirigente sindacale – è stato anche componente della segreteria confederale del comprensorio di Pomigliano d’Arco - ed io una giovane delegata della Cgil scuola. Aderire alla nascita di Essere Sindacato, per me, fu naturale e Gigi, da quel momento, divenne il mio riferimento politico-sindacale. Insieme abbiamo percorso un lungo e difficile viaggio in Cgil. Sempre dalla stessa parte: la difesa dei lavoratori e dei loro diritti.
Dal 1997 al 2002 Gigi ha fatto parte della segreteria della Camera del Lavoro di Napoli, dopo essere stato nella segreteria della Fillea partenopea. Al termine dell’incarico a Napoli fu eletto nella segreteria della Cgil Campania – dove rimase fino al 2007 - e in quel periodo organizzammo una sinistra sindacale forte e diffusa in molti luoghi di lavoro, sia pubblici che privati. Fummo protagonisti del referendum sull’acqua pubblica, con risultati entusiasmanti.
Gigi ha rappresentato un punto di riferimento, tanto che ha fatto parte anche del direttivo nazionale della Cgil, e, tra l’altro, contribuì ad organizzare a Napoli una grande e partecipata assemblea nazionale di Lavoro Società. Andò in pensione per raggiunti limiti di età, ma non ha mai fatto mancare il suo contributo di idee ed elaborazioni.
Purtroppo rimase da solo, dopo la morte della moglie, e, colpito anche da problemi di salute, ha dovuto trasferirsi a Tenerife, dove vive suo figlio. Non è riuscito a superare quei problemi, ed è mancato lo scorso 24 ottobre.
Che la terra gli sia lieve. Ciao Gigi, ciao compagno.