Ha fatto il giro di mezzo mondo il filmato con protagonisti centinaia di fascisti che manifestano a braccio teso nell'anniversario della tragica giornata che vide assassinati tre giovani neofascisti nel gennaio del 1978, due uccisi in un agguato dai cosiddetti “Nuclei armati per il contropotere territoriale” davanti alla sede del Msi in via Acca Larentia, il terzo vittima degli scontri con le forze dell'ordine poche ore dopo.
Molti telegiornali, non solo europei, hanno dato ampio risalto alle immagini che hanno portato il corrispondente della Bbc, Mark Lowen, a scrivere: “Italia, 2024: il saluto romano nel cuore della capitale. Un paese che non ha mai attraversato una ‘de-fascistizzazione’ postbellica come ha fatto la Germania, e dove la glorificazione del fascismo è in qualche modo ancora accettata”.
Dall'Ue sono arrivate prese di posizione indicative. Per il capogruppo dei liberali di Renew Europe, Stephane Sejourné, quelle immagini “rappresentano qualcosa che non possiamo tollerare”. E lo stesso leader del Partito popolare europeo Manfred Weber ha sentenziato: “In Europa non c’è posto per il saluto fascista”.
Sulle pagine de “il manifesto”, Alessandro Portelli ha efficacemente riassunto lo stato delle cose in Italia in questi anni: “Le forze dell’ordine sono sempre pronte a prendersela col singolo, i cinque, i venti pacifici e pacifisti. Ma quando sono centinaia, e pronti a menare le mani, se ne stanno inerti nel loro angoletto. Il messaggio di quelle braccia tese è proprio questo: facciamo quello che ci pare, saccheggiamo la Cgil, e non ci potete fermare. È, letteralmente, la proclamazione di un rapporto di forza, il segno di dove sta il potere”.
Un potere pericoloso che va contrastato ogni giorno, seguendo la via maestra della Costituzione nata dalla lotta di liberazione al nazifascismo, Carta fondamentale della Repubblica che nessun fascista ha mai accettato.