Alla conta dei voti per posta nelle elezioni sindacali presso il grande centro di distribuzione Amazon di Bessemer, Alabama, i risultati sono stati prevedibilmente sinistri: 1.798 hanno votato “No” contro 750 “Sì” per il sindacato, il Retail Wholesale and Department Store Union (Rwdsu). Comunque, un grande risultato positivo del voto è stata l’accresciuta attenzione dei media alle richieste della forza lavoro di Amazon a Bessemer – e oltre.
Adesso l’attenzione è sulla richiesta dei lavoratori ai Labor Boards di svolgere elezioni nei magazzini Amazon in Canada, e Staten Island, New York. E presto, di nuovo a Bessemer, dove il federal National Labor Relations Board (Nlrb) ha ordinato la ripetizione del voto per le pratiche illegittime di Amazon durante l’elezione. L’azienda aveva avuto la sfrontatezza di chiedere all’Us Post Office di mettere una cassetta postale in bella evidenza nello stabilimento “per aiutare i lavoratori a fare la loro scelta democratica”. Stuart Appelbaum, presidente di Rwdsu, ha dichiarato: “Il comportamento di Amazon durante il processo elettorale è stato deprecabile. Amazon ha imbrogliato, è stata scoperta, e ritenuta responsabile”. E’ probabile che il nuovo voto sia in aprile 2022.
Meno propagandate negli Usa sono le benvenute novità che i lavoratori scesi in sciopero in tutti i magazzini Amazon in Italia lo scorso marzo hanno costretto l’azienda ad applicare il contratto nazionale della logistica, e quelle sul recente accordo per gli autisti.
Su scala minore, i lavoratori di altri magazzini Amazon (molti affiliati a Amazonians United) sono continuamente impegnati in piccole lotte sui protocolli Covid, bassi salari, e altre questioni nei posti di lavoro.
Questa evidente crescita di attività organizzate in così tanti magazzini Amazon in Nord America e in giro per il mondo è un positivo sviluppo. Rimane ancora la domanda se questo si evolverà in un movimento stabile e duraturo.
I Teamsters in Canada hanno fatto domanda per elezioni in 9 dei 14 magazzini Amazon canadesi, che occupano 25mila lavoratori. La legge sul lavoro canadese, basata sul livello provinciale, è significativamente più forte e pro-lavoro degli statuti federali Usa, rendendo una reale possibilità una testa di ponte sindacale nel Nord America per Amazon.
In ottobre, un sindacato indipendente, Amazon Labor Union (Alu) ha presentato una petizione per rappresentare i lavoratori in 4 magazzini di Staten Island in New York City. La legge del lavoro Usa richiede che questa petizione abbia il sostegno del 30% dei lavoratori delle unità coinvolte. Alu ha deciso di ritirare la petizione per raccogliere maggior sostegno prima di chiamare al voto.
Rwsdu in Alabama e Alu a Staten Island stanno perseguendo la tradizionali elezioni in un “singolo sito” per conquistare il riconoscimento e il diritto di contrattazione. Ciascuna, se vincitrice, negozierà un contratto collettivo di sito. Altri sindacati stanno perseguendo un approccio regionale alla sindacalizzazione basato su un’analisi di dove il sistema di consegna di Amazon è maggiormente vulnerabile. Amazon conta su piccole stazioni di consegna “dell’ultimo miglio” nelle più grandi aree metropolitane. Se il servizio viene interrotto contemporaneamente da azioni sindacali in queste stazioni in una o più città, Amazon potrebbe essere costretta a riconoscere e trattare con i sindacati e i lavoratori.
I Teamsters a New York City e nella regione californiana di “Inland Empire” stanno sostenendo questa ipotesi organizzativa con l’obiettivo di lungo termine di costruire dirigenti e vasto sostegno alla contrattazione collettiva. E Amazonians United continua a sostenere una rete di quadri nei posti di lavoro e comitati di delegati di piccoli magazzini. E’ ancora troppo presto per un giudizio finale sulle differenti strategie che lavoratori e sindacati stanno seguendo. La cosa più importante è che i lavoratori imparino dalle diverse strade di lotta e i sindacati sviluppino differenti approcci di relazione con i lavoratori di Amazon e costruiscano sostegno alla contrattazione. Il successo della sindacalizzazione ad Amazon sarà un processo lungo con molti salti e svolte. I lavoratori impareranno dalle loro sconfitte e dalle loro vittorie.
Fondamentale per ogni strategia è lo sviluppo di una capacità organizzativa nella base. Si spera che l’azione di lavoratori e diversi sindacati per costruire sostegno alla contrattazione porti ad un numero sufficiente di quadri e delegati sindacali tale da far emergere qualche punto di forza a livello regionale. Questo sarebbe particolarmente importante nelle aree più strategiche per gli obiettivi di consegna a uno o due giorni di Amazon e nella sua logistica in entrata.
I sindacalisti stanno adottando ai recenti sviluppi l’attitudine gramsciana – “Pessimismo della ragione, ottimismo della volontà”. In questo spirito tifiamo per la grande varietà di approcci organizzativi con sobrietà e umiltà!