Un appello affinché altre strutture e compagne e compagni si attivino a sostegno della popolazione dell’isola socialista.
Anche l’uragano Ian si è aggiunto alla lunga lista di traversie che il popolo cubano continua ad affrontare, stretto da un isolamento insensato e crudele, un blocco commerciale imposto unilateralmente dagli Stati Uniti che dura da decine e decine di anni.
La Flai Cgil continua la sua battaglia politica e di solidarietà aiutando la popolazione, colpevole agli occhi dell’Occidente di vivere fuori dal capitalismo e quindi sottoposta ad un antistorico bloqueo che rende difficile la vita quotidiana nell’isola. Non è la prima volta che il sindacato dell’agroindustria della Cgil mostra la vicinanza a Cuba, un’amicizia che non ha paura di mostrarsi agli occhi di un mondo piagato da guerre e stravolgimenti climatici.
Il rapporto della Flai con Cuba dura da più di dieci anni, un legame che resiste nella tempesta di un mondo globalizzato a senso unico. Un rapporto di scambio, di “unidad y compromiso”, con il Sntiap, gemello cubano del sindacato dell’agroindustria, che porta ad azioni concrete di sostegno, per fare la cosa giusta.
Così, insieme ai periodici invii di generi alimentari, e agli orti sociali realizzati nell’isola, la Flai ha deciso di offrire anche un sostegno economico diretto. Dopo più di mezzo secolo di bloqueo, riuscire a essere indipendenti è una necessità per il paese socialista. Nello scorso periodo natalizio un container con venti tonnellate di riso e legumi era salpato da Livorno per raggiungere il porto cubano di Mariel, ora altri carichi di generi alimentari e medico-sanitari sono pronti a prendere la via del mare verso i Caraibi.
“Pensiamo che la solidarietà non possa essere solo una pratica ideale: ha bisogno di atti concreti, di dimostrare la disponibilità a dare veramente qualcosa a chi ha bisogno. La lotta al bloqueo e ad un sistema che favorisce unicamente le diseguaglianze non può vivere solo di parole”, osserva Giovanni Mininni, segretario generale della Flai Cgil. “Per questo noi lanciamo un appello a tutte le strutture in grado di poter dare un vero aiuto. La Flai è tra le prime ad aver lanciato questa campagna di raccolta fondi interna, ma non vorremmo essere gli unici. Vorremmo che chiunque pensi sia un’ingiustizia isolare i cubani, con una regola antistorica di 60 anni fa, agisca concretamente”.
“Siamo orgogliosi di aver tracciato questa strada - aggiunge Andrea Coinu, responsabile internazionale Flai - non ci fermiamo di fronte a comportamenti ingiusti, insensati e antistorici. Siamo sempre dalla stessa parte, come abbiamo sempre combattuto le iniquità e le violenze anche fasciste del nostro paese, siamo convinti ci si debba coordinare per combattere insieme tutte le sopraffazioni illegittime imposte con la forza a livello internazionale”.
L’Ambasciata della Repubblica di Cuba in Italia, a nome del governo, della Centrale dei Lavoratori di Cuba (Ctc) e del suo popolo, ringrazia la Flai per aver lanciato una campagna per la raccolta fondi e la condanna del blocco economico, commerciale e finanziario imposto dagli Stati Uniti d’America contro Cuba. “Il blocco è una violazione flagrante, massiccia e sistematica dei diritti umani di tutto il popolo cubano e il principale ostacolo al nostro sviluppo. Iniziative come questa della Flai Cgil, organizzazione con la quale abbiamo un rapporto di amicizia e di collaborazione da più di dieci anni, dimostrano che Cuba non è sola e che la solidarietà tra i popoli non può essere bloccata”.