Dhl Express: approvato dai lavoratori l’accordo che tutela l’intera filiera - di Luca Benedetti

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Tutele, diritti e salario per i lavoratori della filiera Dhl Express. L’ipotesi di accordo siglata da Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti con il committente Dhl Express il 19 novembre 2020 è stata approvata dai lavoratori. E’ stata una difficile e lunga trattativa, dove non sono mancati momenti di tensione e di rottura, in cui è stato anche dichiarato uno sciopero, revocato dopo la firma dell’intesa. Ora partirà subito il confronto con le società appaltatrici, per una tempestiva applicazione dell’accordo.

L’intesa raggiunta regolarizzerà i rapporti di lavoro con una chiara serie di norme e controlli, che vedranno la partecipazione attiva delle organizzazioni sindacali, al fine di regolamentare e uniformare le condizioni di lavoro, le retribuzioni dei lavoratori della filiera addetti al ritiro/consegna delle merci, e alla movimentazione nei magazzini che operano in appalto, sull’intero territorio nazionale.

In un settore che vede la massiccia presenza della pratica del subappalto, questo accordo pone il limite del 5% e la parità dei trattamenti, anche per i lavoratori operanti attraverso tale tipologia di contratto. Allo stesso tempo, in caso di cambio di appalto o di fornitura di servizio, vengono garantite la piena continuità occupazionale alle stesse condizioni, e l’anzianità di servizio maturata al momento del passaggio. Per garantire la piena applicazione delle condizioni concordate, viene inoltre definito un meccanismo di controllo durante la vigenza dei contratti di appalto e di servizio, tale da imporre alla committenza l’annullamento degli accordi commerciali con i fornitori che non rispettino gli accordi sindacali e il contratto nazionale di lavoro.

Nel corso dell’ultimo anno in cui, soprattutto per effetto della pandemia, si è vista un’esplosione dell’e-commerce, i lavoratori della filiera non hanno mai cessato di lavorare, garantendo con il loro impegno l’approvvigionamento di beni (non sempre essenziali) alle aziende e ai cittadini, dimostrando una grande professionalità e senso di responsabilità, rischiando quotidianamente la propria salute e quella dei propri cari. Anche per queste ragioni, oltre a un premio economico per il particolare impegno espresso, si è voluto con forza ottenere l’obiettivo di garantire ai lavoratori un trattamento e un adeguamento economico che tenesse conto di questi elementi.

Contestualmente, valutando gli importanti volumi ed il numero di spedizioni dell’azienda committente, è stata resa esigibile ovunque la contrattazione di un premio di risultato, comprendente anche il recupero delle ore di flessibilità oraria dei corrieri.

L’indotto dei lavoratori che beneficeranno di questo accordo è stato stimato in alcune migliaia, su tutto il territorio nazionale. Il settore vede una forte frammentazione della filiera produttiva; l’essere riusciti a garantire a tutti le stesse condizioni economiche e normative segna una delle punte più avanzate della contrattazione aziendale in questo settore, dove la pratica delle relazioni sindacali risulta spesso difficile, anche a causa dell’ “inquinamento” operato da soggetti poco limpidi, e in alcuni casi legati alla criminalità organizzata.

La costante pratica dell’affidamento degli appalti a cooperative spurie, o meglio cooperative sulla carta, ma non nella sostanza, ha negli anni prodotto nel settore un sistema di ricatto e sfruttamento dei lavoratori. Definire quindi, oltre alle regole, un sistema di controllo che vede protagonisti i lavoratori e il sindacato, è certamente un valore aggiunto alla stipula dell’intesa, anche perché questa prevede l’affidamento dei servizi a società di capitale, escludendo di fatto il ricorso alle cooperative. Approvando l’ipotesi di accordo i lavoratori, che sono stati protagonisti attenti di tutta la vertenza, hanno saputo cogliere pienamente il valore del risultato raggiunto.

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