La rivolta degli insegnanti Usa fa ben sperare per il futuro del lavoro - di Peter Olney e Rand Wilson

L’attesa sentenza della Corte Suprema sul caso Janus vs Afscme (American Federation of State, County and Municipal Employees) negherà ai sindacati dei lavoratori pubblici la possibilità di raccogliere quote dei lavoratori che il sindacato è obbligato a rappresentare. Una volta che “l’ufficio aperto” (cioè libero dal sindacato) andrà in vigore, la classe dei miliardari e i sicofanti dei loro media sperano che questo vanificherà la forza degli odiati sindacati dei lavoratori pubblici. Ma anche prima della decisione segni di rinascita e mobilitazione dei lavoratori pubblici stanno arrivando da luoghi inattesi. Gli insegnati di Stati in cui gli scioperi e la contrattazione collettiva sono illegali si sono sollevati in massa con significative conquiste (“Usa, il sindacato alla Corte Suprema,” Altrenotizie, 23 Maggio 2018, www.altrenotizie.org/primo-piano/7854-usa-il-sindacato-alla-corte-suprema.html).

A sorpresa, questi scioperi sono avvenuti nei cosiddetti Stati “rossi”, dove Trump ha vinto facilmente nelle elezioni del 2016. Nell’imprevedibile ambiente politico dell’era Trump, non è così inspiegabile come sembra. Gli scioperi avvengono in Stati dove l’agenda conservatrice anti-tasse è sfociata in profondi tagli all’istruzione e in condizioni e paghe peggiori per gli insegnanti. Sono diffuse classi superaffollate e mancanza di minimi materiali didattici. Gli insegnanti di storia raccontano che nei loro testi il presidente risulta ancora George W. Bush. In molti casi sono gli insegnanti stessi a comprare materiali essenziali per gli studenti bisognosi (www.npr.org/sections/ed/2017/12/19/569989782/how-much-do-teachers-spend-on-classroom-supplies).

Il più grande e vittorioso sciopero è stato lanciato da 22mila insegnanti in tutte le 55 contee del West Virginia il 22 febbraio. Prima dello sciopero, gli iscritti hanno partecipato a riunioni di distretto e votato democraticamente per la lotta. I social network hanno giocato un ruolo importante, ma, come per tutte le lotte efficaci, i contatti personali sono stati la chiave per cementare l’impegno attivo (https://youtu.be/_gWFKyuHLLs; https://youtu.be/LmESD5kApcA).

Lo sciopero è stato particolarmente forte perchè molti insegnanti hanno costruito efficaci alleanze con altri 9mila impiegati delle scuole e con studenti e genitori. In molte scuole, gli insegnanti preparavano pacchi di cibo per gli studenti a casa, ben sapendo che molte famiglie delle comunità povere fanno affidamento sui pasti scolastici per l’alimentazione dei figli. In molti casi, dirigenti e amministratori simpatizzanti della lotta hanno chiuso le scuole, liberando gli insegnanti dal bando legale dello sciopero.

Insegnanti e altro personale della scuola sono confluiti nella capitale dello Stato per sfidare apertamente il governatore della destra repubblicana Jim Justice. Una tattica di grande successo. Una prima mediazione dei dirigenti sindacali non rispondeva alle richieste, e la base degli scioperanti ha apertamente diffidato dal firmarla e votato per la continuazione dello sciopero fino al raggiungimento degli obiettivi. Alla fine, il governatore ha ceduto garantendo un aumento del 5% per tutti i dipendenti dello Stato. Vittoriosi, il 7 marzo i lavoratori sono tornati al lavoro.

Gli scioperi del West Virginia hanno ispirato azioni simili in Oklahoma, Colorado, Kentucky, Arizona e North Carolina. Tutti Stati, tranne il Colorado, vinti da Trump nel 2016. Mentre sicuramente molti degli scioperanti avevano votato per Trump, la loro fedeltà di classe si è rafforzata significativamente quando si è intensificata la lotta per un’istruzione di qualità e salari migliori.

La febbre dello sciopero si sta diffonendo. Seguendo l’esempio degli insegnanti, 22mila lavoratori della University of California sono entrati in uno sciopero nazionale tra il 30 aprile e il 2 maggio (www.mercurynews.com/2018/05/07/university-of-california-workers-start-3-day-strike/). Attualmente 228mila Teamsters stanno negoziando un nuovo contratto con il gigante United Parcel Service. Il contratto scade il 31 luglio è c’è già stato il voto a favore dello sciopero (www.jacobinmag.com/2018/05/ups-teamsters-contract-hoffa-strike).

Il movimento sindacale Usa sta imparando lezioni cruciali per la sua sopravvivenza, in un ambiente dove i diritti sindacali sono progressivamente cancellati dall’amministrazione Trump e dalla sua maggioranza in entrambe le camere del Congresso. Questa storica ondata di scioperi ha implicazioni strategiche sia per l’approccio alla lotta del movimento sindacale, che per l’azione politica sostenuta dai lavoratori. Come da noi osservato in precedenti occasioni, quando gli iscritti ai sindacati si mobilitano, specialmente con gli scioperi, la coscienza di classe si accresce e i manifestanti si spostano a sinistra.

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