Elezioni Rsu: Fp Cgil primo sindacato - di Lorella Brusa

Altissima partecipazione al voto. La Fp Cgil è il sindacato più rappresentativo nel Pubblico Impiego, così come dalla prima elezione delle Rsu nel 1998. 

Un’altissima partecipazione al voto di questi tempi non è cosa da poco, soprattutto se riguarda il rinnovo delle Rsu di quasi tre milioni di lavoratori. Le lavoratrici e i lavoratori pubblici hanno affermato con chiarezza la necessità dell’azione collettiva, della partecipazione. Hanno riaffermato l’esistenza di un indissolubile legame tra la qualità delle condizioni di lavoro degli operatori e la qualità dei servizi per i cittadini. I nostri valori, le nostre lotte per renderli vivi ed esigibili hanno premiato la Fp Cgil, confermandola come il sindacato più rappresentativo nel Pubblico Impiego, così come sta accadendo dalla prima elezione delle Rsu nel 1998.

Consideriamo, inoltre, come (sommando i voti di Cgil, Cisl e Uil) il sindacato confederale consegua ancora il consenso maggiore tra le lavoratrici e i lavoratori pubblici: non era scontato, soprattutto a poche settimane dal voto del 4 marzo che ha ridisegnato, come sappiamo, gli equilibri politici nel paese.

Dovremo leggere bene i risultati di queste elezioni Rsu, comparto per comparto, dovremo guardare i dati e soprattutto saper vedere le criticità. Intervenire, consapevoli che occorre prioritariamente dare sostegno politico e organizzativo a elette ed eletti. E già all’indomani del successo elettorale dobbiamo guardare oltre, partendo dal traguardo del rinnovo dei contratti per riaprire la contrattazione nei luoghi di lavoro, valorizzando appieno le titolarità delle nuove Rsu.

La categoria ha già predisposto momenti di formazione per accompagnare i delegati in quello che sarà un compito difficile e complesso ma di straordinaria rilevanza: sostenere l’azione di tutti coloro che si sono generosamente candidati nelle liste Fp Cgil e che sono stati eletti, dopo i troppi anni in cui la titolarità dei delegati è stata fortemente limitata dalla normativa della così detta “legge Brunetta”. Queste elezioni sono state una tappa fondamentale nel percorso per aumentare il nostro insediamento nei luoghi di lavoro e nei territori. Attraverso il confronto, l’analisi delle diverse realtà, e la definizione di piattaforme di secondo livello, sarà possibile coinvolgere molte più persone nella pratica sindacale.

Avevamo timore che le spinte corporative e la propaganda “farlocca” messa in campo da qualche sindacato di mestiere facessero presa sui dipendenti pubblici, che purtroppo, come abbiamo più volte rappresentato su queste pagine, versano ancora in grandi difficoltà. Salari inadeguati alle aumentate responsabilità degli operatori, inquadramenti professionali non più attuali a fronte dei nuovi percorsi formativi, organici insufficienti, invecchiati, poco valorizzati, spesso “in frontiera” negli anni della crisi e dell’impoverimento generalizzato della gran parte della popolazione.

Invece i lavoratori hanno dato fiducia a chi li ha saputi rappresentare in questi anni difficili, senza contratto e con forti vincoli alla contrattazione decentrata. Ora che è stato riconquistato il diritto alle piene titolarità sindacali nel Pubblico Impiego, le voci della Fp saranno quelle dei delegati, dei tanti giovani e donne che sono state elette nelle moltissime liste presentate, degli oltre 30mila candidati in tutti i luoghi di lavoro. Voci che renderanno il più possibile concreta la difesa dei diritti e l’aumento delle tutele attraverso la contrattazione di secondo livello, che torna ad essere centrale. Ma siamo già alla vigilia del prossimo rinnovo, poiché la vigenza di questo rinnovo contrattuale appena siglato è agli sgoccioli. Già dai prossimi mesi corre l’obbligo di lavorare sulle nuove piattaforme, in continuità con le linee d’indirizzo condivise con i territori nelle assemblee e negli attivi che hanno coinvolto tanta parte del mondo del lavoro pubblico.

La partecipazione, la discussione, il confronto sono pratiche democratiche su cui si fonda l’azione sindacale della Cgil. Renderle vive sarà il nostro obiettivo quotidiano, per costruire nuove possibilità, tutele, e coesione sociale.

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