Il lavoro negli anni della crisi è l’ingegnere neolaureato che ringrazia la sua buona stella per essere stato assunto come commesso in un supermercato e che fa il suo vero mestiere quando si rompe l’impianto di aria condizionata del punto vendita. È la ragazza trentenne, con laurea e master, che finisce per lavorare in una catena di abbigliamento come finta imprenditrice di se stessa. Poi ci sono gli operai, quelli come ce li immaginiamo, con la tuta da lavoro e i turni alle catene di montaggio. Più tecnologiche di una volta, ma con tempi di produzione sempre più stretti. Aziende in salute e aziende quasi decotte, fabbriche che viaggiano a pieno regime e fabbriche occupate per impedire il trasloco dei macchinari.
Un mondo che è stato un piacere e un onore raccontare attraverso la lente di ingrandimento di chi non è solo lavoratore ma anche delegato sindacale, sempre in produzione. Nel segno di quella antica massima – l’unione fa la forza – che è alla base del movimento operaio fin dalla rivoluzione industriale.
Frida Nacinovich. Giornalista professionista, inizia l’attività nel 1995 collaborando con i quotidiani Liberazione e il manifesto; nel 1998 viene assunta a Liberazione, diretta da Sandro Curzi. Inviata parlamentare, vincitrice del premio Sulmona nel 2000, è stata coautrice del libro Ditelo a Sparta (Graphos) sulla guerra nei Balcani; di Una finestra al quarto piano (Ediesse), con Franco Garufi e Andrea Montagni; e di Cinque bandiere - 1967-2013 (Punto Rosso), ancora con Montagni. Dal 2014 al 2017 è stata as sistente politica dell’europarlamentare Curzio Maltese a Strasburgo e Bruxelles. È no tista politica del mensile telematico Reds della FILCAMS CGIL; sul bisettimanale della sinistra sindacale CGIL (www.sinistrasindacale.it) continua a raccontare il lavoro nell’epoca della crisi.
Collana Materiali
Formato 14 x 21
Pagine 264
Prezzo 15,00
Codice ISBN 978-88-230-2162-4
Codice arg. 15 - 14
Uscita Luglio 2018
RECENSIONI
- Il tirreno - domenica 8 luglio 2018
- Pop Off quotidiano - venerdì 17 agosto 2018
- LEFT
- Il Becco.it - 3 ottobre 2018
- Rassegna on line
- Il Manifesto - 24 gennaio 2019
- www.controlacrisi.org
- www.esseblog.it
- Ytali.com
- il Manifesto - 19 febbraio
Indice del volume
- Presentazione di Sergio Cofferati
- Prefazione di Curzio Maltese
- Introduzione
- Italia 2013, licenziare si può. E non si assume
- La crisi non scioglie la Sammontana
- CGT-CLS, sul caterpillar contro la crisi
- Electrolux sulla linea del Piave
- Napoli, la Città della Scienza deve tornare a vivere
- Esselunga, niente sconti sui diritti
- La mescola dura degli operai Pirelli
- Cagliari, Comune resistente al ciclone Brunetta
- Firenze resistente, quando l’università fa scuola
- La vita non è dolce per i bagnini di Rimini
- Quando il contratto firmato non vale, cronache fiorentine
- Indesit, come ti cucino i lavoratori
- Luxottica, gli occhiali che non vedono la crisi
- Genova, lotta continua in AMT per il trasporto pubblico
- Feltrinelli sfoglia il capitolo della crisi
- Agusta Westland, in volo sopra la crisi. Nonostante lo scandalo indiano
- Zucchi, neppure Buffon para la crisi
- Unicoop Firenze, la spesa dal volto umano
- DHL, dove corrono le merci. E anche il sindacato
- Educatori milanesi: troppo pochi, molto importanti, battaglieri
- Il duro lavoro di vigile del fuoco a Messina
- AMIU di Vittoria, spazzata via dal privato
- Milano, la privatizzazione strisciante dell’acqua pubblica
- Calzedonia, quando il contratto è smagliato
- Le nuove partite IVA, precarie con una laurea e due master
- Porto di Livorno, la crisi soffia come il libeccio
- Cave di porfido, il lavoro più duro
- Come sopravvivere e perché nella scuola italiana
- Ilva di Novi Ligure, l’acciaio che resiste alla crisi
- Vinyls, i lavoratori di plastica insegnano l’arte della protesta
- Marcegaglia, l’orgoglio delle tute blu
- La doppia vertenza dei lavoratori Hera
- 2014, l’Italia del reuccio di Rignano sull’Arno
- Etichette anticrisi alla Irplast di Empoli
- Centri meccanizzazione postale, SOS dagli addetti alla manutenzione
- La lotta dura senza paura dei lavoratori Jabil - ex Nokia
- Lo strano caso della Technoblock di Suzzara
- La battaglia decisiva della Pilkington di Marghera
- Cartiera Burgo di Mantova, l’Italia allo specchio
- ASTer di Genova, una lezione di resistenza
- Ronchi dei Legionari, in volo verso il futuro
- Al Monte dei Paschi pagano i lavoratori. Con gli interessi
- Vigili del fuoco di Udine, i tagli del governo non spengono l’entusiasmo
- Tempi moderni all’Ipercoop di San Benedetto del Tronto
- Il caldo 2015 del governo Renzi
- Portinerie toscane, la lotta porta Consiglio
- Unilever non deve sciogliere il cornetto Algida
- Ventimila piccoli indiani
- Al gioco dell’oca delle Province perde solo il lavoratore
- Cinecittà, un inferno di cemento sulla storia del cinema italiano
- Ikea, la smemorata di Collegno
- Haupt Pharma, una medicina contro la crisi
- Lo strano ferragosto dell’Electrolux di Susegana
- Operai agricoli, l’Italia torna all’Ottocento
- Galleria Borghese, tesori italiani da custodire e tutelare
- Sigonella, si fa presto a dire America
- 2016, il premier dimezzato e il cavaliere ammaccato
- Popolare di Vicenza, il danno e la beffa
- Bienne, pagine dal libro della crisi
- L’ultima battaglia dei segretari comunali
- Peroni, i giapponesi preferiscono le bionde
- Residenze universitarie, gli angeli degli studenti
- A Desio la raccolta differenziata dei diritti
- Pompieri, i lavoratori più amati dagli italiani
- SPI Quarto Oggiaro, terza età in azione
- Dayco Europe, rotta la cinghia di trasmissione con i lavoratori
- Piombino, nervi di acciaio per guardare al futuro
- Almaviva, precari a tempo indeterminato
- Equitalia, vita e morte di un capro espiatorio
- Mladenka Jelic, le tante lingue del lavoro
- Venezia, polizia municipale ai ferri corti con il sindaco sceriffo
- Brioni, a rischio lo smoking di Mr. Bond
- Esselunga, non è sempre domenica
- L’ultima sui carabinieri non fa ridere i forestali
- Solvay in crisi nella discarica dei veleni
- Duomo di Siena, il lato oscuro dell’arte
- Telecom, piange il telefono
- Call center, l’odissea di Almaviva
- Forestali in Sicilia, gli infermieri del territorio
- 2017, il sogno spezzato della quarta via renziana
- McDonald’s, come sopravvivere a una multinazionale
- Unicoop Tirreno, la Coop sei tu, chi può licenziare di più?
- INPS, la resistenza del welfare
- Carrefour non chiude mai
- TIM, anche il ballerino rischia il posto
- Ichnusa, birra e buoi dei paesi tuoi
- Piombino, l’acciaieria trema, l’indotto è ko
- TIM sfibra i lavoratori
- Consulmarketing, ti caccio e ti riprendo. Precario
- Edili, la manutenzione come ancora di salvezza
- Consorzi di bonifica, il controllo virtuoso del territorio
- Intesa si mangia le banche venete
- La Doria, tanto lavoro dietro i sughi della nonna
- Sanità ferita, anche il Veneto taglia e non ricuce
- Città della Scienza, non ci sono più gli studenti, sono arrivate le Fiamme gialle
- Mohammed che dice no al lavoro nero e sogna di fare dolci
- Perugina, una lotta al Bacio
- Gucci, il lusso non conosce crisi
- Castelfrigo, macelleria sociale fra zamponi e finte Coop
- 2018, indietro popolo, l’Italia ha paura
- ATAC Roma, o ci è o ci fa (per essere privatizzata)
- Operai agricoli, se 78 giorni l’anno vi sembran tanti provate voi a campar
- Funzione pubblica, il contratto è servito
- Unicoop Fucecchio, lavorare la domenica stanca
- Comune di Como, ottocento piccoli indiani
- ...Il viaggio che non finisce