La Conferenza di Organizzazione è una scelta necessaria. È un'occasione da non trasformare in un atto burocratico o uno scontro sulle modalità per l'elezione del gruppo dirigente.
La contrattazione, innovata e inclusiva, insieme all'insediamento e al proselitismo sono, per noi, la priorità e il cuore della Conferenza.
Abbiamo bisogno insieme di realizzare quell'autoriforma tanto difficile quanto indispensabile per la Cgil e le sue categorie.
Per ripensarci, cercando di superare limiti e derive, al fine di affrontare le sfide imposte dalla crisi e dall'azione del governo contro il mondo del lavoro.
Dobbiamo realizzare la Conferenza coinvolgendo le iscritte, gli iscritti, i delegati e i pensionati, rendendoli protagonisti nelle scelte e nelle decisioni, affinché la vivano come utile a risolvere i problemi che quotidianamente devono affrontare come lavoratori, pensionati e cittadini nella loro condizione sociale.
Realizzarla al fine di ripensarci per rafforzare la rappresentatività, la nostra identità confederale e la qualità della nostra azione contrattuale per riunificare, includere e rappresentare tutto il mondo del lavoro.
Ciò è responsabilità e compito di tutto il gruppo dirigente.
È l'occasione per guardarci dentro, per valorizzare le strutture territoriali e le RSU, spostando risorse e poteri verso il basso, riaffermando collegialità insieme alla democrazia di mandato e favorendo la partecipazione diffusa e consapevole. È l'occasione per valorizzare i direttivi, quali organismi dirigenti rappresentativi e decisionali dell'Organizzazione per rafforzarne la sua unità e il suo pluralismo democratico.
Il documento di apertura della Conferenza, frutto di un percorso collegiale, rispetto alla bozza iniziale, ha una impostazione condivisibile e contiene apprezzabili novità da verificare e sperimentare.
Con queste considerazioni esprimiamo il nostro voto favorevole al documento.
I Componenti del Direttivo nazionale Cgil di Lavoro Società, Sinistra sindacale confederale
Giacinto Botti
Beniamino Lami
Sally Kane
Giovanni Mininni