Nicola Burocchi nuovo coordinatore provinciale di Lavoro Società per una Cgil unita e plurale.
Nicola Burocchi, 43 anni, delegato Rsu - rieletto recentemente per la terza volta - di Umbra Acque, azienda che si occupa del servizio idrico integrato per 38 comuni della provincia di Perugia, è il nuovo coordinatore provinciale dell’aggregazione programmatica “Lavoro Società per una Cgil unita e plurale” di Perugia. La nomina è avvenuta durante l’assemblea svolta lo scorso 29 novembre, una riunione molto partecipata che ha visto presenti compagne e compagni di molte categorie e una vasta rappresentanza territoriale.
Durante la riunione si è più volte evidenziato come sia indispensabile una presenza attiva e costante di una aggregazione di sinistra sindacale, che pur agendo nell’ambito della maggioranza congressuale possa essere da stimolo anche nella nostra realtà territoriale, per affrontare una fase economica e sociale tra le più complicate degli ultimi anni.
La crisi di sistema, la mancanza di protezioni sociali di un sistema welfare ormai al collasso, la manovra economica di questo governo di destra sovranista, hanno rotto i fili della coesione sociale mettendo in grande difficoltà la fascia più debole del paese, soprattutto operai e pensionati.
In più interventi si è rimarcato che la recente e riuscita mobilitazione, che ha visto la partecipazione di molte persone nelle piazze di tutta Italia, non possa esaurirsi in nulla. Anzi bisogna tenere alto il livello della mobilitazione, continuando a promuovere iniziative sul territorio, e anche a questo scopo crediamo che il pluralismo programmatico, delle idee e di pensiero rafforzi l’azione della nostra organizzazione.
Dobbiamo riprendere e tenere viva la mobilitazione sulla sanità, che era culminata con la manifestazione del 22 ottobre 2022, che è tema paradigmatico della crisi più complessiva dell’Umbria che coinvolge la questione dei trasporti, del piano dei rifiuti (con la proposta di un nuovo inceneritore) e più in generale i temi dello sviluppo economico di una regione che, senza una visione strategica, sta rapidamente scivolando verso il basso e non offre prospettive alle nuove generazioni.
E' per questo, come evidenziato da più compagni e compagne, che anche in Umbria è necessario un cambio di passo, un maggior protagonismo della Cgil, per rimettere al centro della nostra azione pratiche di conflitto sociale, ripartendo anche da vertenze aziendali e territoriali. Ed è proprio per muoverci in questa direzione che intendiamo promuovere, già a partire dal prossimo mese di gennaio, un’assemblea pubblica aperta come occasione di confronto, imprescindibile per un soggetto autonomo, che si ponga l’obiettivo della rappresentanza generale del mondo del lavoro e della trasformazione della società.
Si è condiviso che “Lavoro e Società” debba essere una aggregazione di sinistra sindacale ampia, un collettivo plurale di pensiero critico, di idee, di proposte e di valori sociali, per contribuire alla crescita ed al rinnovamento della Cgil, con forte senso di appartenenza e di unità.
Ci siamo dati come obiettivo quello di impegnarci ad aumentare il nostro gruppo, sia nelle categorie che nelle varie assemblee generali confederali, ritenendo che sia l’unico metodo per allargare idee e vedute, che siano sempre di stimolo per migliorare le condizioni di lavoratrici, lavoratori e pensionati.
Non ultimo, abbiamo condiviso l’idea che il tema della sicurezza sul lavoro non abbia, oggi, la sensibilità necessaria. La nostra regione, desolatamente seconda per numero di infortuni e morti sul lavoro, non si merita superficialità nel trattare questo argomento tristemente delicato, che sembra essere scomparso dall’agenda regionale.