Finché c’è guerra c’è speranza per l’industria bellica - di Sinistra Sindacale

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Il Rapporto annuale Sipri sulla spesa militare.

La spesa militare mondiale è cresciuta per l’ottavo anno consecutivo nel 2022, fino al massimo storico di 2.240 miliardi di dollari. L’aumento di gran lunga più marcato (+13%) è stato registrato in Europa, in gran parte legato all’invasione russa dell’Ucraina. Gli aiuti militari al governo di Kiev hanno infatti fortemente influenzato le decisioni di spesa di molti Stati, così come un ruolo determinante hanno avuto anche le tensioni nell’Asia orientale. Questo è quanto emerge dal rapporto annuale sulla spesa militare globale, pubblicato dallo Stockholm International Peace Research Institute (Sipri).

I tre Stati che hanno speso di più nel 2022 sono Usa, Cina e Russia: insieme rappresentano il 56% del totale mondiale. L’Italia occupa il 12esimo posto della classifica Sipri, immediatamente dietro l’Ucraina, con una spesa di 33,5 miliardi di dollari nel 2022, in calo del 4,5% rispetto all’anno precedente. La percentuale di spesa rispetto al Pil è stata, secondo il Sipri, dell’1,7%.

Gli Stati Uniti rimangono di gran lunga il più grande investitore militare del mondo. La spesa militare degli Usa ha raggiunto gli 877 miliardi di dollari nel 2022, pari al 39% della spesa militare globale totale e tre volte superiore all’importo speso dalla Cina, il secondo più grande investitore mondiale in armi.

L’aiuto militare finanziario degli Stati Uniti all’Ucraina ha raggiunto i 19,9 miliardi di dollari nel 2022. Sebbene sia stato il più grande importo di aiuti militari fornito in un anno dal tempo della “guerra fredda”, ha rappresentato solo il 2,3% della spesa militare totale degli Usa.

La spesa militare dei Paesi della Nato è stata pari a 1.232 miliardi di dollari, lo 0,9% in più rispetto al 2021. Usa a parte, il Regno Unito ha avuto la più alta spesa militare nell’Europa centrale e occidentale con 68,5 miliardi di sterline, di cui circa 2,5 miliardi (3,6%) per aiuti militari all’Ucraina. La spesa militare della Germania ha raggiunto i 55,8 miliardi di dollari, il 2,3% in più rispetto al 2021 e il 33% in più rispetto al 2013. Gli aiuti militari finanziari tedeschi all’Ucraina ammontano a circa 2 miliardi, rendendo la Germania il secondo più grande donatore europeo di aiuti militari a Kiev dopo il Regno Unito.

La spesa militare della Turchia è invece diminuita a 10,6 miliardi di dollari, con un calo del 26% rispetto al 2021.

La spesa militare degli Stati dell’Europa centrale e occidentale è stata di 345 miliardi di dollari, superando per la prima volta la spesa del 1989, quando la “guerra fredda” stava già concludendosi, ed è stata del 30% superiore a quella del 2013. Gli stati europei, in particolare, hanno aumentato significativamente le loro spese militari in seguito all’invasione russa dell’Ucraina nel febbraio 2022, mentre altri Paesi hanno annunciato piani per aumentare i livelli di spesa per periodi fino a un decennio, anche in adesione al vincolo Nato della spesa militare al 2% del Pil. Alcuni degli aumenti più marcati sono stati osservati in Finlandia (+36%), Lituania (+27%), Svezia (+12%) e Polonia.

La spesa militare russa è cresciuta di circa il 9,2% nel 2022, a circa 86,4 miliardi di dollari, il 4,1% del Pil, rispetto al 3,7% del Pil nel 2021.

Quanto all’Ucraina, la sua spesa militare ha raggiunto i 44 miliardi di dollari nel 2022. Con un +640%, questo è stato il più alto aumento in un solo anno della spesa militare di un Paese mai registrato. A seguito dell’aumento e dei danni causati dalla guerra all’economia ucraina, l’onere militare è salito al 34% del Pil nel 2022, dal 3,2% nel 2021.

La spesa militare combinata dei paesi dell’Asia e dell’Oceania è stata di 575 miliardi di dollari, con un incremento del 2,7% rispetto al 2021 e del 45% rispetto al 2013. Secondo il Sipri, dunque, è stata confermata una tendenza ininterrotta al rialzo, risalente ad almeno il 1989.

La Cina è rimasta il secondo Paese con la maggiore spesa militare al mondo, stanziando circa 292 miliardi di dollari nel 2022. L’incremento è pari al 4,2% rispetto al 2021, e al 63% rispetto al 2013.

La spesa militare del Giappone è aumentata invece del 5,9% tra il 2021 e il 2022, raggiungendo i 46 miliardi di dollari, pari all’1,1% del Pil: è il livello più alto dal 1960. La spesa militare dell’India di 81,4 miliardi di dollari è stata la quarta più alta al mondo, con un incremento del 6% sul 2021. La spesa militare dell’Arabia Saudita, quinto più grande investitore militare, è aumentata del 16%, a 75 miliardi di dollari, mentre quella della Nigeria è diminuita del 38% a 3,1 miliardi di dollari, dopo un aumento del 56% nel 2021. La spesa militare dell’Etiopia è aumentata dell’88% nel 2022, raggiungendo un miliardo di dollari, in coincidenza con una rinnovata offensiva contro il Fronte popolare di liberazione del Tigray.

In generale, l’aumento in termini reali della spesa militare mondiale nel 2022 è stato rallentato dagli effetti dell’inflazione, in molti Paesi salita a livelli che non si vedevano da decenni.

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