Lo scorso 16 settembre a Roma.
Circa duecento compagne e compagni presenti in sala, un migliaio di visualizzazioni della diretta streaming sulla pagina facebook Sinistra sindacale; tredici interventi, oltre alla relazione di Giacinto Botti, la comunicazione di Giovanna Lo Zopone su “Lavori e beni pubblici” e le conclusioni di Maurizio Brotini; l’intervento del segretario generale della Cgil Maurizio Landini. Questi i dati essenziali dell’assemblea nazionale di ‘Lavoro Società per una Cgil unita e plurale’, svolta il 16 settembre scorso al Centro Congressi Frentani di Roma. Assemblea che è stata dedicata alla memoria del caro compagno Beppe Turudda, scomparso pochi giorni prima e che proprio quel giorno avrebbe compiuto 74 anni.
È saltata la prevista comunicazione “immigrazione e sfruttamento” della compagna Selly Kane, assente per improvvisi impegni personali. Ma il tema è stato ampiamente ripreso dall’intervento della segretaria generale della Flai di Verona, Mariapia Mazzasette.
Un’assemblea partecipata, ricca di appassionati e qualificati interventi, dall’introduzione alla conclusione dei lavori e al documento conclusivo, in cui si è posta, tra l’altro, la necessità di superare limiti e ritardi accumulati e di aumentare la rappresentanza e l’insediamento della Cgil in tutti i luoghi di lavoro, dando riconoscimento e valore al ruolo vitale delle delegate e dei delegati.
Se il calendario l’ha collocata alla vigilia delle elezioni politiche – e non è mancato l’appello ad andare a votare e a votare in coerenza con la Costituzione repubblicana e antifascista e con l’agenda sociale della Cgil – la prima preoccupazione espressa nella relazione e in tutti gli interventi è stata quella di agire con forza per fermare la guerra in Ucraina, come tutte le guerre in corso nel nostro martoriato pianeta. Così come forte è stato il richiamo – anche all’indomani dell’ennesima alluvione che ha travolto le Marche – ad affrontare con rigore e coerenza il tema del cambiamento climatico e della giusta transizione ecologica.
Da Valentina Ruffino, lavoratrice Coop a Catania, ad Angela Giannelli, coordinatrice di Lavoro Società in Puglia, da Aurora Ferraro, pensionata marchigiana, a Nicola Atalmi, segretario veneto della Slc, da Vasco Cajarelli della Filcams di Perugia a Susan Moser, delegata della Luxottica, da Raffaele Miglietta della Flc nazionale, a Mara D’Ercole lavoratrice Enel Roma Nord, da Federico Antonelli della Filcams nazionale a Massimo Balzarini segretario regionale lombardo, da Andrea Montagni, pensionato, a Giancarlo Albori, Slc, tutte e tutti, pur nel breve tempo assegnato, hanno affrontato, al contempo, i temi generali e il quadro della loro collocazione territoriale e di categoria. Sottolineando i temi fondamentali del documento congressuale condiviso “Il lavoro crea il futuro”, ma richiamando anche il necessario salto di qualità che la Cgil deve attuare nella rappresentanza del lavoro frammentato, nel ruolo da dare a delegate e delegati, nel miglioramento della democrazia e del pluralismo interni.
Intervenendo in tarda mattinata, prima di essere chiamato ad altri impegni, il segretario generale della Cgil Maurizio Landini non si è sottratto al confronto, riprendendo con forza i temi dell’autonomia della Cgil e del suo essere in campo prima e dopo il voto del 25 settembre, a partire dalla manifestazione dell’8 ottobre, con la propria piattaforma e i propri valori, centrati sull’antifascismo. Parole chiare il segretario ha detto anche sulla questione della difesa dei salari e dei redditi – in continuità con lo sciopero del 16 dicembre - sulla progressività fiscale e la piena tassazione degli extraprofitti, sulla centralità della lotta alla precarietà, sulla necessaria e non più rinviabile conversione ecologica dell’economia, contro l’autonomia differenziata. Così come ha confermato la ricchezza e la valorizzazione dei pluralismi interni e la necessità di migliorare la democrazia sindacale, a partire dall’estensione delle elezioni delle Rsu e dalla legge sulla rappresentanza.
Il documento conclusivo, dal titolo significativo “Prima di tutto la Pace. E la giustizia sociale”, è stato il frutto del contributo delle compagne e compagni, che, con i loro interventi, hanno arricchito il testo proposto dalla presidenza. Anche questo un segno di vitalità e partecipazione, invece di “scappare” appena finita la lettura.
I materiali dell’assemblea sul numero speciale di Sinistra Sindacale: https://www.sinistrasindacale.
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