Care compagne e cari compagni, con il presente documento le compagne e i compagni iscritti alla Cgil Bat dichiarano di riconoscersi nella rinnovata e denominata “Lavoro e società per una Cgil unita e plurale”. Una aggregazione nazionale formalizzata nel direttivo nazionale Cgil del 20 ottobre 2020 con l’accompagnamento di un documento programmatico.
Ci costituiamo perché:
- Siamo dell’idea che bisogna combattere con tutte le nostre forze l’idea dei padroni dell’assunzione come “gentile” concessione, basato sullo scambio lavoro – diritti.
- La Cgil deve ritornare ad avere e a rafforzare il rapporto con le lavoratrici e con i lavoratori che in questo momento difficile sono costantemente sotto attacco. Lavoratrici e lavoratori che, negli ultimi tempi, si rivolgono alle nostre strutture solo nel momento in cui si profila la perdita del posto di lavoro ovvero quando le possibilità di una risoluzione positiva della vertenza sono ridotte al lumicino.
- La pandemia ha evidenziato con drammaticità i lavori poveri e dequalificati, dalle pulizie alle mense, dalla logistica alle badanti con orari di lavoro e salari estremamente deregolamentati. Queste caratteristiche negative sono ulteriormente esasperate nel nostro Mezzogiorno, in Puglia e in questo territorio provinciale, e nei confronti di queste lavoratrici e questi lavoratori verso i quali difficilmente riusciamo a fare arrivare la nostra voce.
- Il nostro territorio ha bisogno di politiche che diano slancio alla valorizzazione del lavoro stabile specie dei giovani del sud da sempre dimenticati (nella Bat la disoccupazione giovanile supera il 50%); in questo il Pes (Partenariato Economico e Sociale) potrebbe essere di grande aiuto.
- Bisogna ridare dignità ai pensionati che dopo essere usciti dal mondo del lavoro non possono essere considerati un peso per la società ma una risorsa preziosa che aiuta l’organizzazione ad elaborare vertenze e piattaforme rivendicative sulle politiche in favore della popolazione anziana, sempre in aumento. Abbiamo il dovere, pertanto, di dare ai nostri iscritti allo Spi gli strumenti e le sedi per scambi di idee e interessi, per non farli sentire solo aridi numeri del tesseramento.
- Noi, quando parliamo di sanità, non pensiamo solo agli ospedali che sono certamente un punto di riferimento importante per la nostra organizzazione, ma - la pandemia di Covid-19 lo ha fatto emergere con forza - alla medicina territoriale e di prevenzione con le sue strutture sparse su tutto il territorio e in grado di raggiungere efficacemente tutta la popolazione, decongestionando e filtrando proprio l’attività degli stessi ospedali.
- Siamo persuasi che le Camere del Lavoro comunali - da sempre forza propulsiva della Cgil e centro di aggregazione di braccianti e operai nella nostra terra - debbano ritornare ad avere una centralità politica e organizzativa e non essere soltanto meri centri dispensatori di servizi burocratico/amministrativi.
- Siamo convinti che, in una organizzazione come la Cgil, una sinistra sindacale e un pluralismo programmatico non possano essere che un fatto positivo per il confronto e la discussione, in grado di offrire un contributo collettivo e individuale a sostegno delle scelte assunte da tutta la nostra organizzazione.
- La Cgil Bat, pertanto, diventi un luogo in cui la differenza di vedute sia un momento di crescita per rafforzare l’appartenenza alla nostra grande organizzazione e per dare una maggiore e più fedele rappresentatività del mondo del lavoro.
Liana Abbascià, Direttivo Fp nazionale, reg., prov. e confederale Bat, Luigi Antonucci, Assemblea generale Cgil Puglia, Emanuela Battista, Delegata Uffici giudiziari Trani, Maria Felicita Carabellese, Sindaco revisore Fp Bat, Nicola D’Azzeo, Direttivo Spi Bat e Direttivo lega Spi Andria, Raffaele Di Renzo, Direttivo Lega Spi Andria, Massimo Marcone, Rsu Uff. Giudiziari Trani e Direttivo Fp Bat, Maria Antonietta Rana, Delegata Coop Alleanza 3 Barletta, Michele Tedesco, Assemblea generale Spi Bat.