Intesa Sanpaolo-Ubi: grande Gruppo, grande sfida per il sindacato - di Giuseppe Pascarelli

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Il 30 luglio scorso si è conclusa l’offerta pubblica di acquisto e scambio promossa da Intesa Sanpaolo su Ubi Banca, con un dato di adesione pari al 90,21%, tale da permettere l’avvio dell’incorporazione di Ubi in Intesa Sanpaolo. Con una modalità inedita nel settore nasce un gruppo bancario che, per dimensioni e caratteristiche, ridisegna gli equilibri del sistema bancario italiano, e si colloca tra i più importanti attori del settore del credito a livello europeo. Nel contempo, Bper diventerà il terzo gruppo bancario in Italia, attraverso l’acquisizione di 532 filiali di Ubi e Intesa Sanpaolo.

Questo processo di fusione rappresenta il tentativo di anticipare una fase di medio periodo, caratterizzata da probabili contrazioni degli utili per gli attori del credito, da controbilanciare con una razionalizzazione dei costi implicita in operazioni di questo tenore, e un’accelerazione dei processi di aggregazione che probabilmente contraddistingueranno il mercato del credito italiano nei prossimi anni.

In un paese come l’Italia, contraddistinto da un sistema produttivo sottocapitalizzato, malato di endemico nanismo e ancora fortemente bancocentrico, il mantenimento e l’implementazione dei livelli di credito attualmente erogati a sostegno di imprese e famiglie, e l’attenzione ai territori, sono oggi più che mai elemento fondamentale per provare ad uscire dalla fase lunghissima di crisi economica e sociale che lo attanaglia.

Quello che però preme di più alla Fisac Cgil sono i riflessi che l’operazione avrà sui lavoratori interessati (61.172 nel Gruppo Intesa Sanpaolo e 19.609 nel Gruppo Ubi). Gli obiettivi al centro delle trattative che sono iniziate dovranno avere un’attenzione prioritaria ai livelli occupazionali, con un piano di assunzioni per il sostegno e rilancio dell’occupazione su tutti i territori coinvolti, e alla gestione delle ricadute su lavoratori e lavoratrici dei processi di riorganizzazione, con particolare attenzione al riconoscimento dell’esperienza professionale maturate. Il massimo contenimento della mobilità territoriale, con lo spostamento delle attività dove sono i lavoratori, e un’armonizzazione contrattuale che garantisca e valorizzi i livelli e le tutele ad oggi conquistate, sono anch’esse questioni centrali.

Per l’impegno che ci attende è indispensabile un’approfondita conoscenza dei rispettivi assetti aziendali, e della contrattazione di secondo livello sottoscritta nei Gruppi. Le strutture Fisac Cgil di Intesa Sanpaolo, Ubi e Bper, insieme alla segreteria nazionale, sono già al lavoro su questo sin da inizio agosto.

L’impegno della Fisac Cgil e dell’intero tavolo sindacale ha già prodotto un primo importante risultato. Il 29 settembre è stato raggiunto l’ “Accordo per l’avvio dell’integrazione del Gruppo Ubi Banca nel Gruppo Intesa Sanpaolo” che prevede 5mila uscite volontarie entro il 2023 e un piano di assunzioni, con particolare attenzione alla Rete e alle zone svantaggiate del Paese, di 2.500 persone a tempo indeterminato, anche attraverso la stabilizzazione dei colleghi a tempo determinato e con attenzione all’inserimento dei lavoratori del settore collocati nella sezione emergenziale del Fondo di solidarietà di categoria. L’intesa raggiunta sancisce così il diritto all’uscita anche dei colleghi che rientreranno nel perimetro delle cessioni di ramo d’azienda, quali la cessione a Bper, assicurando pari diritti a tutto il personale del nuovo gruppo.

La Fisac Cgil ha valutato positivamente questo primo accordo di integrazione, che assicura volontarietà per le uscite e solidarietà intergenerazionale, attenzione al supporto delle filiali e alle zone svantaggiate del Paese. Le prossime tappe del confronto con l’azienda ci vedranno fortemente impegnati per le tutele contrattuali e la valorizzazione delle professionalità per le lavoratrici e i lavoratori, sia nella procedura che verrà avviata nelle prossime settimane per la cessione del ramo d’azienda a Bper, sia per il processo di fusione di Ubi in Intesa Sanpaolo, previsto nel prossimo mese di aprile.

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