La Cgil e la Flai incontrano Papa Francesco - di Alessandra Valentini

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Il 15 giugno una delegazione della Cgil guidata dal segretario generale Maurizio Landini, con il segretario generale della Flai, Giovanni Mininni, e con altri compagni della Flai, è stata ricevuta da Papa Bergoglio. Si è trattato di una udienza privata, insieme all’Associazione Romana Studi e Solidarietà e all’Associazione Elpis, con le quali la Flai e la Cgil hanno iniziato da qualche tempo un lavoro comune.

Come è stato detto da Giovanni Mininni in una recente intervista, possiamo definire questo incontro un incontro fra diversi ma uguali. Diversi perché in passato forti sono state le divergenze e i toni dello scontro, diversi e distanti anche oggi se pensiamo alle questioni attinenti i diritti civili, dall’omosessualità all’aborto. Ma questi soggetti diversi hanno dimostrato che possono essere uguali nell’affrontare alcune questioni cruciali del nostro tempo. Questioni su cui innegabilmente Papa Francesco ha voluto segnare una cesura rispetto al passato, tornando di fatto alla chiesa delle origini.

Di fronte ai suoi importanti input e continui contributi sui temi della povertà, della dignità del lavoro, della condizione dei migranti e dell’accoglienza, si può e si deve cogliere la possibilità di un dialogo, non si possono ignorare gli appelli di questo Papa; e questo è quello che è accaduto il 15 giugno.

Nell’udienza sono state presentate al Pontefice le numerose azioni di solidarietà portate avanti dalla Cgil e dalla Flai con l’esperienza e la pratica quotidiana del sindacato di strada. Proprio con il sindacato di strada, in questi anni, la Flai più volte si è trovata fianco a fianco con la Caritas in tanti territori, da Saluzzo a Vittoria. Vicini nel fare un lavoro complementare.

Questa “vicinanza” è cresciuta, si è trasformata, e si è volto lo sguardo alle periferie romane, avvolte in vecchie e nuove povertà, sentendo l’esigenza di fare un’azione il più possibile diretta e concreta. La Flai, con un progetto dedicato, ha consegnato quattro tir di derrate alimentari alla Elemosineria pontificia, al cardinale Konrad Krajewski, e attraverso la Caritas di Roma gli alimenti sono stati distribuiti nelle mense cittadine, o direttamente a famiglie in difficoltà.

Questo progetto ha portato ad aprire un confronto più ampio e articolato sul tema della solidarietà e del contrasto alla povertà. Confronto che ha avuto un primo momento di sintesi nell’iniziativa del 16 maggio scorso, promossa dalla Flai Cgil e dalle Associazioni Elpis e Arss, sul tema della povertà e delle disuguaglianze, con chiusura dei lavori da parte di Maurizio Landini. Anche in questo incontro i diversi soggetti coinvolti si sono trovati accomunati nei valori, e nell’esigere maggiore giustizia sociale per contrastare la povertà e le crescenti diseguaglianze. Ci si è riconosciuti nelle azioni concrete del sindacato, nell’impegno comune al fianco dei più deboli e di chi si trova ai margini della società, senza dimenticare di interrogarsi su cosa provochi queste diseguaglianze, e perché il sistema non produca giustizia sociale ma al contrario polarizzi la ricchezza e comprima i diritti.

Questa iniziativa è stata parte integrante del percorso che ha portato all’incontro con il Papa. Un momento emozionate e toccante per tutti, nel quale è stato evidente come sindacato e chiesa siano alleati naturali nel contrasto alla povertà, all’ingiustizia, alla precarietà del lavoro. Il Pontefice ha ricevuto in dono dalla Cgil la Carta dei diritti universali del lavoro, apprezzandone il valore e ascoltando con interesse la descrizione delle azioni della Cgil a favore della dignità del lavoro, dei più deboli e di quanti per motivi diversi sono in difficoltà, per poi incoraggiarci a proseguire con il nostro impegno.

Il segretario generale della Flai ha donato al Pontefice la spilla della Federbraccianti e alcune pubblicazioni che raccontavano l’esperienza del sindacato di strada. Proprio su questa “buona pratica” è stato espresso sincero apprezzamento per l’azione di contrasto al caporalato e allo sfruttamento in agricoltura, piaghe che colpiscono i lavoratori e in modo ancor più violento i lavoratori migranti, soggetti spesso in condizioni di maggiore vulnerabilità e debolezza, che però contribuiscono in modo determinante alla nostra economia.

L’incontro fra il segretario generale della Cgil e il Papa, un Papa come Bergoglio, rappresenta per la Cgil un riconoscimento importante, anche perché per la prima volta si sono verificate le condizioni che hanno portato a un incontro che possiamo definire storico: una udienza privata del Papa con il segretario generale della Cgil. È il riconoscimento di una chiesa che si occupa degli ultimi nei confronti di un sindacato che tutela e difende gli ultimi, per un loro riscatto attraverso il lavoro e la giustizia sociale.

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