Per ridisegnare il futuro del paese e fronteggiare una manovra “inadeguata” e “carente di visione strategica”, Cgil Cisl e Uil hanno approvato il 22 ottobre una piattaforma unitaria, chiedendo un confronto al governo. Sono pronte a sostenerla con tutte le iniziative sindacali. Il documento sarà portato al dibattito di delegati, lavoratori e pensionati attraverso attivi unitari in tutti i territori, e assemblee nei luoghi di lavoro.
La piattaforma chiede un incremento degli investimenti pubblici fino al 6% del Pil; di aprire una discussione in Europa per lo scomputo degli investimenti pubblici dal deficit; di modificare la legge sul pareggio di bilancio degli enti locali; di sviluppare le infrastrutture, e investire in un piano straordinario di manutenzione di quelle esistenti.
Sul fisco, opponendosi a qualsiasi forma di condono, Cgil Cisl e Uil chiedono di istituire un’agenzia dedicata all’accertamento e al monitoraggio della riscossione; estendere la ritenuta alla fonte anche ai redditi da lavoro autonomo; rendere tracciabili tutti i pagamenti, portando a 1.000 euro il limite per i contanti; trasmettere automaticamente fattura elettronica e tutte le transazioni all’anagrafe fiscale; controllare almeno una volta ogni cinque anni tutti i redditi dichiarati; incrociare le banche dati della Pubblica amministrazione; aumentare le detrazioni sui redditi da lavoro dipendente e da pensione; rafforzare la progressività; introdurre un nuovo assegno familiare universale; rivedere la tassazione locale; riconsiderare le agevolazioni fiscali; destinare al Fondo di riduzione della pressione fiscale il 70% di quanto recuperato da evasione e lotta a sprechi; valorizzare i Caf; rivedere il sistema di agevolazioni alle imprese.
Le tre Confederazioni chiedono investimenti per la manutenzione e messa in sicurezza del territorio e degli edifici; un fondo statale destinato alla progettazione di opere pubbliche per il Mezzogiorno, di almeno 500 milioni di euro iniziali; rifinanziamento e proroga fino al 2021 del credito d’imposta per investimenti in beni strumentali; rafforzamento del fondo per la crescita dimensionale delle imprese; rendere operative le “Zone economiche speciali”; lotta al lavoro irregolare e forte azione di contrasto alla criminalità.
La piattaforma chiede di prolungare la durata massima della cassa integrazione straordinaria oltre i 24 mesi nel quinquennio; allargare e sostenere i contratti di solidarietà; rendere strutturale la proroga della Cigs per cessazione di attività e per procedure concorsuali; rafforzare la Naspi abolendo il decalage del 3%, e potenziandone la copertura per i lavoratori stagionali. Va inoltre rafforzato l’Anpal con un sistema informativo unico; un piano di rafforzamento dei Cpi con la stabilizzazione dei precari. Si devono rafforzare congedi e permessi rivolti alla genitorialità e l’apprendistato.
Cgil, Cisl e Uil chiedono di stabilire 41 anni di contribuzione per andare in pensione a prescindere dall’età; procedere alla separazione della previdenza dall’assistenza; misure per le donne come il riconoscimento di dodici mesi di anticipo per ogni figlio; riconoscere il lavoro di cura; eliminare il meccanismo di adeguamento automatico per aspettativa di vita; realizzare una pensione contributiva di garanzia per i giovani; rilanciare la previdenza complementare; ripristinare dal primo gennaio 2019 la piena rivalutazione delle pensioni; risolvere i problemi degli esodati e prorogare l’opzione donna.
Vanno incrementate le risorse per le politiche sociali, definendo i livelli essenziali delle prestazioni come diritti soggettivi esigibili e approvando la legge quadro sulla non autosufficienza. Non va dispersa l’esperienza del Rei, e va rafforzato il percorso di potenziamento dei servizi sociali per l’inclusione. Va progressivamente aumentato il finanziamento del Servizio sanitario nazionale. Serve un piano straordinario di assunzioni. Vanno eliminati i super ticket e garantito un accesso tempestivo, equo e appropriato alle prestazioni sanitarie.
Su istruzione e conoscenza si chiede di destinare risorse per il rinnovo contrattuale; garantire un piano di assunzioni; migliorare l’alternanza scuola-lavoro; valorizzare gli apprendistati formativi; incrementare l’offerta educativa da zero a tre anni; incrementare le risorse per la ricerca; attuare un sistema nazionale di apprendimento permanente; adottare un piano nazionale di garanzia delle competenze; potenziare l’offerta formativa terziaria professionalizzante; eliminare il sovraffollamento delle classi e adeguare l’edilizia scolastica alle norme di sicurezza.
Infine, per Cgil Cisl e Uil, bisogna completare l’iter contrattuale della dirigenza e dei medici; rinnovare i contratti del pubblico impiego; garantire le risorse per province e città metropolitane; prevedere un piano straordinario di nuova occupazione stabile; fare investimenti e non tagli lineari.