Quello della Cgil di Monza e Brianza non è un semplice co-working. Oltre alla postazione di lavoro affidata gratuitamente, la Cgil mette a disposizione lo Sportello Orientamento Lavoro e i servizi dei partner del progetto.
Secondo Oxfam sono tre milioni i giovani under 35 che hanno assunto un atteggiamento passivo e rinunciatario rispetto al lavoro e all’apprendimento. L’attuale modello sociale fornisce loro minori tutele contrattuali, retribuzioni basse e inadeguate con preoccupanti prospettive economiche, oltre a scarse prospettive previdenziali e incerto accesso alla pensione.
L’incertezza e la precarietà sono le caratteristiche del loro mondo, promosse da un sistema ostile che non li garantisce neanche sotto l’aspetto dell’accesso ai servizi. Un modello che produce disuguaglianza ed è, sempre secondo Oxfam, in continuo aumento, con un dibattito politico interessato al risultato elettorale che non mette in campo azioni utili: lotta all’evasione fiscale, contrasto alla corruzione, progressività fiscale, obbligo formativo e, in capo a tutto, superamento della mancanza di investimenti pubblici in welfare e in politiche attive per il lavoro.
“Officina Giovani” è la risposta, grazie al più grande investimento della Cgil di Monza Brianza. E’ rivolto ai giovani e ai lavoratori freelance, e agli studenti. Con sede in via Monte Oliveto a Monza, 250 metri quadrati di superficie, vuole essere una risorsa per il territorio. Un luogo dove avviare la propria esperienza lavorativa, la propria impresa, per far diventare realtà le proprie idee. Quindici postazioni di coworking ad utilizzo temporaneo, fino ad un anno, e gratuito, di cui dodici sono già state assegnate. Postazioni che saranno gestite in piena autonomia dai giovani coworkers, con accessi elettronici sette giorni su sette, 24 ore su 24.
Ma quello della Cgil di Monza e Brianza non è un semplice co-working. Oltre alla postazione di lavoro affidata gratuitamente, la Cgil di Monza metterà a disposizione dei giovani tutti i servizi della galassia Cgil attraverso Nidil, con lo Sportello Orientamento Lavoro, oltre ai servizi che metteranno a disposizione i partner del progetto: da Afol (Agenzia per la formazione e l’orientamento al lavoro) al Cesvip, dalla “Scuola di Formazione Politica” al Consorzio Comunità Brianza, dall’Arci Scuotivento all’Associazione Minerva, dal Consorzio sociale CS&L a DesBrì (Distretto di economia solidale della Brianza), fino a DES Brianza “Mi Fido di Noi” e “Professionisti Solidali”.
Inaugurato il 21 settembre scorso, con la presenza del segretario generale della Cgil Susanna Camusso, dei segretari generali di Nidil, Claudio Treves, della Cgil Lombardia, Elena Lattuada, della Cdlt di Monza, Maurizio Laini e di Nidil Monza e Brianza, Lino Ceccarelli, aprirà ufficialmente i battenti lunedì primo ottobre. Il Coworking della Cgil di Monza e della Brianza è una risposta alle necessità dei precari e dei disoccupati, una proposta attiva del sindacato che vuole dare loro una voce, forza organizzata, formazione, informazione e rappresentanza. Una solida proposta e una dimostrazione di interessamento dell’organizzazione al mondo della nuova economia, al mondo giovanile e precario vittima della regressione dei diritti del lavoro e della disuguaglianza generazionale.
Un’azione ispirata dalla Carta universale dei diritti del lavoro. Un luogo collettivo di partecipazione e scambio reciproco di competenze ed esperienze, in risposta alla individualità che caratterizza oggi la società e in risposta alla solitudine che caratterizza oggi il mondo del lavoro. Individualità che la Cgil vuole provare ad aggregare in uno spazio rimesso a nuovo, che si fonda sulla partecipazione degli uomini e delle donne e non sulle loro necessità strumentali. Loro sono il capitale su cui vuole investire la Cgil.
Un’officina plurale oggi composta (secondo i curriculum selezionati) da giovani giornalisti, informatici, arredatori, registi, attori, artisti e stilisti, sta per iniziare la sua attività a Monza; se sapremo cogliere realmente l’elemento innovativo del progetto e sapremo mettere in rete tutte le competenze e le potenzialità presenti in quel luogo, è impossibile immaginare dove si potrà arrivare. l