Obiettivi e metodi di lavoro del movimento europeo promosso da Varoufakis.
In questi giorni convulsi della nascita del “governo del cambiamento” si è fatto un gran parlare di Europa, in realtà identificata più con l’euro che altro. Di cambiare l’Europa parla Diem25 (Democracy in Europe Movement 2025). A differenza di chi vorrebbe la distruzione della Ue e il ritorno agli stati nazione, Diem 25 è un movimento che si definisce europeo ed europeista. Fondato due anni fa da Yanis Varoufakis, si pone l’obiettivo di rompere il rapporto malato fra l’attuale establishment – che definisce in bancarotta morale ed economica - e il ritorno di pulsioni razziste, nazionaliste e xenofobe. Diem25 vuole la realizzazione di un’Europa che sia un’unione di popoli, con un governo democratico e processi decisionali trasparenti.
In questi due anni, con lo slogan “L’Europa sarà democratizzata. O si disintegrerà”, questo movimento si è andato diffondendo in tutto il continente, ed oggi conta più di 100mila iscritti, di cui 10mila in Italia, riuniti in Collettivi spontanei locali di volontari (Dsc), coordinati da Collettivi nazionali (Cn) a loro volta coordinati da un Collettivo di Coordinamento europeo (Cc). Il Collettivo europeo e quelli nazionali sono eletti dagli iscritti con votazioni online, e sono composti obbligatoriamente dallo stesso numero di uomini e donne.
È un movimento nascente la cui linea politica è frutto della discussione e dell’elaborazione degli iscritti e delle iscritte a partire da un Manifesto, che indica principi e obiettivi, e da un’agenda composta da sette pilastri: trasparenza: introdurre il governo trasparente in tutta Europa; rifugiati e migrazione: frontiere aperte e lotta alle cause dell’immigrazione, non all’effetto; new deal europeo: razionalizzare l’economia europea; lavoro, tecnologie, occupazione e distribuzione del reddito, oltre il contratto capitale-lavoro, reddito di base; transizione ecologica: una economia post-capitalista ed un modello sociale; una costituzione democratica pan-europea ed il processo per realizzarla; l’internet delle persone: promuovere una nuova era della tecnologia: “l’era della rete personale”.
La prima assemblea nazionale italiana di Diem25 si è tenuta a Roma il 19 e 20 maggio scorsi. La scelta del luogo, lo Spin Time Labs, è significativa: uno spazio autogestito, che oltre ad essere la casa di numerose famiglie di nazionalità diverse, prova ad offrire bellezza e cultura a tutti, con concerti, film e convegni. Sono stati due giorni intensi e coinvolgenti, con persone provenienti da tutta Italia, molti giovani, tante donne e una discussione caratterizzata da poca retorica, competenza e molta passione.
I lavori dell’assemblea sono stati coordinati dal Collettivo nazionale, eletto lo scorso dicembre e composto da sei uomini e sei donne. Il primo giorno si sono affrontati, attraverso seminari e lavori di gruppo, temi quali le istituzioni europee, povertà e integrazione sociale, flussi migratori e accoglienza, comunicazione, questione di genere. Gli interventi di Emanuele Ferragina, economista, e Cristina Scarfia, lobbista, hanno illustrato in modo preciso e chiaro cosa non va nelle politiche economiche e nel funzionamento delle istituzioni europee.
Nella giornata successiva, ancora più affollata, è stata presentata l’organizzazione e le modalità di funzionamento di Diem25. Sono intervenuti in qualità di ospiti Luigi De Magistris, sindaco di Napoli, ed una rappresentante di Potere al popolo, che, con accenti diversi, hanno sottolineato l’importanza del progetto ed i tanti punti condivisi nei rispettivi programmi politici che potrebbero anche diventare iniziative comuni. Varoufakis ha inviato i suoi auguri di buon lavoro con un video messaggio.
Sono stati numerosi gli interventi di rappresentanti dei tanti Dsc, a dimostrazione di come un progetto, ambizioso, che punta a ricostruire un’Europa delle persone, parte e non può prescindere dal legame con il territorio dove si vive. Tenere insieme iniziativa locale e prospettiva europea è una scommessa impegnativa, ma l’atmosfera respirata in questa due giorni rende assolutamente ottimisti.
Lorenzo Marsili, cofondatore di Diem25 e autore con Varoufakis del libro “Il terzo spazio: oltre establishment e populismo”, nell’intervento conclusivo ha parlato della necessità di un “europeismo antisistema”, e di una strategia coordinata a livello europeo, nazionale e municipale, perché la sinistra possa affrontare le grandi crisi del nostro tempo. Il prossimo appuntamento sarà a Milano il 13 giugno per l’avvio della campagna elettorale per le europee del 2019, a cui Diem25 parteciperà con una lista continentale: “European Spring, PrimaVera Europea”.