Una piattaforma contrattuale per lo sviluppo sostenibile - di Simona Fabiani

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Il 27 marzo scorso la Cgil nazionale ha presentato la sua “Piattaforma integrata per lo sviluppo sostenibile”. La piattaforma, costruita in un percorso di condivisione con le categorie e le strutture territoriali, rappresenta un nuovo orizzonte per la contrattazione con l’obiettivo di coniugare lo sviluppo e la ricerca di piena occupazione, il rispetto del pianeta e dei diritti umani, la legalità. Propone un’azione integrata per dare risposte congiunte alle emergenze globali e territoriali: la crescita di disuguaglianze, ingiustizie sociali, povertà, disoccupazione e precarietà del lavoro, il cambiamento climatico che minaccia la sopravvivenza della vita umana sul pianeta, la devastazione ambientale causata dall’inquinamento e dall’aumento dei consumi di risorse naturali, le migrazioni involontarie, ecc.

Per raggiungere l’obiettivo i principi dello sviluppo sostenibile, sociale, ambientale ed economico devono attraversare tutta la nostra azione contrattuale, così come dovrebbero essere il filo conduttore di tutte le politiche macroeconomiche, fiscali, di programmazione industriale, della ricerca, dell’innovazione tecnologica e della digitalizzazione.

La direzione verso cui tendere è già indicata dagli impegni internazionali, a cui anche il nostro paese ha aderito, a partire dagli obiettivi di sviluppo sostenibile al 2030 dell’Onu e dall’Accordo sul clima di Parigi.

Purtroppo, agli impegni non sono seguite scelte politiche nazionali sufficientemente ambiziose, in grado di determinare il radicale cambiamento necessario per raggiungere quegli obiettivi. Occorre definire obiettivi concreti, pianificazione, azioni e investimenti necessari per rispettare gli obiettivi dell’Onu in materia di clima e ambiente, con ciò determinando nuovo sviluppo e occupazione sostenibile, in coerenza con i relativi indicatori.

La piattaforma, declinazione del Piano del lavoro della Cgil, come il Piano di sviluppo delle aree del sisma e delle aree interne, il Laboratorio Sud ed altre, disegna un approccio complessivo allo sviluppo sostenibile da attivare con una contrattazione multilivello: nazionale, territoriale, aziendale, di filiera, di gruppo, rafforzando il confronto con Cisl e Uil e con le varie alleanze (Asvis, Coalizione Clima, ecc.), ma sopratutto promuovendo ad ogni livello la partecipazione democratica delle comunità interessate.

La piattaforma è articolata su quattro temi: acqua, aria, terra e città sostenibili, di cui si analizzano le potenzialità in termini occupazionali, di miglioramento delle condizioni ambientali e di contrasto al cambiamento climatico. Per l’acqua la Cgil vuole sviluppare la contrattazione per migliorare la qualità della risorsa, ridurre in modo rilevante le perdite delle reti idriche, promuoverne l’uso razionale, potenziare e adeguare gli acquedotti, le reti, gli impianti fognari e di depurazione, utilizzare in sicurezza le acque reflue, promuovere la raccolta delle acque e la messa in sicurezza dal rischio idrogeologico.

Per l’aria gli obiettivi della contrattazione dovranno essere rivolti al miglioramento della qualità dell’aria, alla ‘decarbonizzazione’ di tutti i settori dell’economia, ad accelerare la giusta transizione energetica verso le fonti rinnovabili e l’efficienza energetica e la mobilità sostenibile.

Per la terra la contrattazione mira alla riqualificazione del territorio, contro l’abbandono delle zone interne e montane, contro il consumo di suolo e l’abusivismo, per lo sviluppo della bioedilizia, contro la deforestazione e per la chiusura di tutte le discariche, allo sviluppo della raccolta differenziata, per il recupero delle materie e l’economia circolare, alla tutela della biodiversità, allo sviluppo dell’agricoltura e del turismo sostenibili.

Per le città sostenibili la contrattazione deve rappresentare un’opportunità di miglioramento della qualità delle città, di risposta ai cambiamenti climatici, di tutela e valorizzazione del capitale naturale, culturale, sociale e tecnologico, di rigenerazione delle aree degradate e riqualificazione dei patrimoni esistenti, di attrazione di investimenti e di opportunità di lavoro.

La piattaforma è corredata da un approfondimento sulle risorse che possono essere utilizzate per lo sviluppo sostenibile, da una sintesi dei principali obiettivi e impegni internazionali con le relative scadenze, da una serie di indicatori e grafici, da un approfondimento sui moltiplicatori verdi e da un focus su legalità e tutela ambientale.

(Per la documentazione completa: http://www.cgil.it/cgil-piattaforma-sviluppo-sostenibile-tenere-insieme-ambiente-lavoro/

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